Sul Vangelo di oggi:
Tutto ruota intorno al “dare la vita per”: è questo quello che Gesù sta per fare con la sua morte. Il pastore è tale proprio perché mette a rischio la propria vita, al contrario del mercenario.
L’immagine proposta non è poetica (= il bel pastorello con le pecorine) ma relazionale: c’è di mezzo la conoscenza reciproca… una conoscenza che mette in gioco la vita stessa.
E proprio quella conoscenza è decisiva: «come il Padre conosce me e io conosco il Padre», così io «conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me»… Ma noi lo conosciamo davvero in questo modo?
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d. Paolo Gherri
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