Domenica 19 maggio

Sul Vangelo di oggi:

È incredibile constatare come Gesù parli di sé senza mettere se stesso al centro! È a lui che bisogna andare per incontrare il Padre e per ricevere lo Spirito… a lui, ma non per lui!

Tra le immagini che Gesù utilizza senza che nessuno ne faccia una ‘parabola’ c’è anche questa della fonte che si replica… secondo la logica e dinamica della trasmissione: si riceve per trasmettere…

Ciò che si attinge da Gesù è lo Spirito Santo che attraverso di lui è stato ‘annidato’ nella storia e con la sua Pasqua (=glorificazione) è stato reso disponibile per tutti “i credenti in lui”.

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d. Paolo Gherri

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Domenica 12 maggio

Sul Vangelo di oggi:

Marco è molto stringato nel chiudere la vicenda terrena di Gesù, così come non aveva detto nulla del suo inizio; semplicemente «Gesù fu elevato in cielo», uscendo così dalla fisicità di questo mondo.

Non solo questo, però, perché «sedette alla destra di Dio», realizzando una semplice delocalizzazione. Non è sparito, ma semplicemente è altrove… come chi ha cambiato casa ma continua ad ‘esserci’.

Come in ogni vero saluto lascia un dono: il Vangelo, e chiede un impegno: proclamarlo a ogni creatura, affinché la salvezza che viene dal Vangelo possa raggiungere tutti trasformando la loro vita.

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d. Paolo Gherri

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Domenica 5 maggio

Sul Vangelo di oggi:

Ancora una volta al centro del discorso c’è Gesù stesso, con una chiara enfasi su “io/me”. Ciò di cui Gesù parla è se stesso e il rapporto con Lui, che illustra e spiega in termini di “amore”.

Un “amore” (=agape; i care) che non ha nulla a che fare con quanto gli uomini normalmente intendono (=eros/filia; i love): un amore che è dare, sbilanciarsi sull’altro: obbedienza e non sentimento.

Il “resto” del mondo non c’è all’origine… non fa parte costitutiva di questa relazione… ne diventerà partecipe ricevendo il darsi, lo sbilanciarsi… come sulla croce, dove esplode il “per voi/tutti”

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d. Paolo Gherri

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